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La presentazione si terrà presso la sala Convegni del Palazzetto dello Sport di Varazze, sabato 15 Dicembre alle ore 17

Presentazione del libro “I fratelli Stellati. Storia, Poteri e Simboli dell’Ordine Betlemitano” di Carlo Ruggeri.

Alla presentazione interverranno:

  • E.R. Vittorio Lupi, Vescovo della Diocesi di Savona-Noli;
  • Giovanni Delfino, Sindaco di Varazze;
  • Anna Castellano, Presidente Sagep Editori;
  • Don Claudio Doglio, Parroco di Sant’Ambrogio di Varazze;
  • Carlo Ruggeri, Autore del libro.

Seguirà un rinfresco offerto dall’Associazione Culturale San Donatoorganizzatrice dell’evento.

I Fratelli Stellati, dispersi su tutta la terra…

“… la mia qualità di Vescovo mi dona il titolo di capo e generale di tutto l’Ordine della Stella, composto dai canonici regolari… Questo Ordine è disperso su tutta la terra; ed i Betlemitani che mi guardano come loro superiore non riconoscono come loro Vescovo che il Vescovo di Betlemme…”.

Aveva fondate ragioni  Arnaud-Gullame IV de Limone, nominato Capo dell’Ordine dei Betlemitani il 26 novembre 1436, ad affermare con orgoglio il ruolo suo e della sua Organizzazione ”dispersa su tutta la terra”.

Nato oltre tre secoli prima, agli albori della conquista della Terra Santa da parte degli eserciti cristiani, dapprima come organizzazione a sostegno della Chiesa di Betlemme eretta in Diocesi nel 1110, poi via via tramutato in Ordine Religioso, il sistema betlemitano poteva contare, già a partire dal XIII secolo, quasi trecento possedimenti ricchi delle più diverse rendite, sparsi fra Oriente ed Occidente e, solo in Italia, la presenza, e le relative decime riscosse, in almeno 50 Diocesi con 111 proprietà, 66 chiese e 35 ospedali.

Nel corso dei secoli, l’attività e la missione dell’Ordine Betlemitano mai appaiono palesemente e i suoi appartenenti, che verranno poi identificati come i Fratelli Stellati per il simbolo che li contraddistingueva, sempre mantengono una assoluta riservatezza. Le proprietà e soprattutto i privilegi di cui potevano contare i Betlemitani erano sanciti dalle Bolle che diversi Papi, a partire dai primi decenni del XII secolo, avevano emesso a favore dell’Ordine. Il primo riconoscimento è di papa Innocenzo II nel 1130, ma a questo seguiranno le Bolle confermative di possedimenti e privilegi dei Papi Lucio II, Lucio III, Onorio III e poi, via via, di altri Papi che si alterneranno sul Soglio di San Pietro.

L’Ordine Betlemitano, forte dei privilegi e dei poteri assegnati dal Papa, si comporterà in ogni luogo e in ogni circostanza come soggetto autonomo e orgogliosamente chiuso verso ogni interferenza da parte dell’ordinaria organizzazione ecclesiastica e, proprio per questo, sarà spesso in contrasto con le Diocesi territoriali

Fra i diversi possedimenti direttamente gestiti dai Betlemitani era compresa la chiesa di S.Ambrogio di Varagine, donata il 27 gennaio 1139 dal Vescovo savonese Ardizio al Vescovo di Betlemme Anselino.

E proprio in Varagine si consumerà nell’arco di quasi tre secoli, dal 1139 al 1424, una vicenda che permette di chiarire molti aspetti della natura dell’Ordine Betlemitano, costretto a uscire dal proprio riserbo per difendersi dall’offensiva della Diocesi savonese, determinanta a riprendere il controllo della più importante chiesa della cittadina ligure. Il Vescovo di Savona, dopo alterne vicende, contrasti e acute tensioni con il rappresentante Betlemitano in Varagine, reclamando la supremazia della sua Diocesi – e di tutte le Diocesi che ospitavano possedimenti betlemitani – porterà infatti nel 1224 il Capo dell’Ordine e Vescovo di Betlemme, ad un processo davanti ai Legati del Papa. Ma, incuranti degli esiti processuali e imperterriti i Betlemitani continueranno a governare, al pari dei loro tanti possedimenti, in spiritualibus et temporalibusla comunità del borgo ligure. Altre tensioni giungeranno in seguito, fino a quando, in un ennesimo processo, un altro Vescovo savonese, due secoli esatti dopo, nel 1424, riuscirà a sbarazzarsi dello scomodo intruso. Dopo tre secoli i Betlemitani devono abbandonare la Diocesi savonese.

La ricostruzione storica di questi tre secoli (gennaio1139, anno della donazione della chiesa di S.Ambrogio ai Betlemitani – settembre 1424, emanzione della sentenza che intima ai Betlemitani di lasciare Varagine) è straordinariamente complessa sia per la difficoltà di reperire i documenti concernenti l’Ordine dispersi in diversi archivi o riprodotti in testi antichi, sia per la vastità dell’ambito geografico ove si svolge la vicenda che spazia dall’Italia alla Terra Santa, alla Francia e ad altri centri d’Europa. Ma soprattutto è complicata per i grandi eventi che si susseguono e s’intrecciano in quegli anni: gli anni delle Crociate.

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